Sullo sfondo della Roma imperiale, soffocata dalla tirannide di Nerone, viene narrata la storia d’amore contrastata e impossibile fra Ligia, una cristiana proveniente dai Ligi, e Marco Vinicio, patrizio romano. Il loro è un amore solcato dalle differenze ideologiche che dividono i loro mondi: quello pagano, nel suo massimo splendore di gloria e nella sua massima decadenza morale, e quello dei cristiani delle catacombe, impregnato di preghiera e amore fraterno. La loro storia affonda dunque in quella serie di avvenimenti storici che condurranno al Grande incendio di Roma del 64 e, di conseguenza, alla successiva persecuzione anti-cristiana.
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A történet Néro idejében játszódik, bemutatja a császár rövid, de véres hatalmának utolsó éveit. Cselekménye több szálon fut. A romantikus szerelmi ág: Vinicius katona beleszeret a gyönyörű Lygiába, a Rómában túszként élő királylányba. Poppea, Néro felesége féltékeny a királylányra, s bosszút forral a fiatal pár ellen.
Estratto dal libro:
„”Petronio si svegliò solo verso mezzogiorno, e, come al solito, prostrato e annoiato. La sera prima egli era stato alla festa di Nerone, la quale si era protratta fino a tarda ora della notte. Da tempo la sua salute veniva meno. Diceva a sèstesso ch’egli si svegliava intorpidito, come lo era, senza forza di radunare isuoi pensieri. Ma il bagno mattutino e il sapiente massaggio del corpo compiuto da schiavi assuefatti, affrettavano gradualmente il corso del suo sangue indolente, elevandolo, vivificandolo, e ristorandogli le forze, pertanto che egli usciva dall’oletachium – vale a dire dall’ultima parte del bagno – come chi risorge dalla morte ringiovanito, cogli occhî che scintillavano di gioia, pieno di vita, elegante, senza paragone collo stesso Ottone, così che egli era veramente ciò che era stato chiamato, arbiter elegantiarum.
Di rado egli visitava le pubbliche terme, e solo quando avveniva che qualche retore, del quale si parlava in città, ne sollevava l’ammirazione, o quando negli efebei c’erano lotte di interesse eccezionale. Di più, egli aveva nella sua «insula» bagni proprî che Cellere, il famoso contemporaneo di Severo, aveva ingranditi, ricostruiti e adornati con gusti così squisiti che lo stesso Nerone li riconosceva assai superiori a quelli dell’imperatore, quantunque i bagni imperiali fossero più estesi e finiti con una magnificenza indubbiamente più grande.”
A QUO VADIS? KÖNYV LETÖLTÉSE OLASZ NYELVEN